E’ in corso una crisi del grano che non si vedeva da decenni. La produzione mondiale di grano duro secondo le ultime stime dell’International Grain Council dovrebbe fermarsi a 33,1 milioni di tonnellate, il 2,1% in meno rispetto a un anno fa. La produzione del Canada, che è il primo esportatore di grano duro del mondo, è precipitata del 46%, da 6,5 a 3,5 milioni di tonnellate, il raccolto più scarso dell’ultimo decennio. Analogo crollo negli Stati Uniti, dove il raccolto si è dimezzato da 1,9 a 1 milione di tonnellate.
Sempre Italmopa, in un comunicato datato 28/09/2021, spiega come il violento incremento delle quotazioni della materia prima, dei costi energetici e dei costi logistici costituiscono motivi di forte preoccupazione per l’industria molitoria italiana. Queste tre voci di costo rappresentano , complessivamente, oltre l’80% dei costi totali di produzione delle aziende molitorie. Pertanto, gli incrementi constatati , non possono in alcun modo essere assorbiti dalle Aziende molitorie la cui reddittività, secondo un recente studio Ismea, è tra le più basse dell’intero comparto dell’Agroalimentare nazionale.